Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD): i membri del Consiglio Direttivo rispondono dei debiti

Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD): i membri del Consiglio Direttivo rispondono dei debiti

Ai sensi dell’art. 38 c.c., le associazioni non riconosciute godono di un’autonomia patrimoniale imperfetta, in quanto le obbligazioni contratte dalle persone che rappresentano l’associazione sono garantite in prima istanza dal fondo comune e, in termini accessori, dal patrimonio delle persone che abbiano agito in nome e per conto dell’associazione stessa.

Ed infatti, in assenza di pubblicità in ordine all’effettiva consistenza patrimoniale dell’ente, il legislatore ha inteso tutelare i creditori prevedendo una responsabilità solidale in capo a coloro i quali abbiano concretamente svolto l’attività negoziale fonte dell’obbligazione, anche se formalmente non titolari del potere di rappresentanza.

Se tale principio è ormai noto nell’applicazione giurisprudenziale in tema contrattuale, ci si è domandati se anche in materia di debiti erariali possa sorgere una tale responsabilità accessoria.

Un’interessante quanto discutibile risposta al quesito arriva dalla recente CTR Lombardia n. 225/26/2020 (depositata lo scorso 28 gennaio u.s.).

La suddetta pronuncia, riguardante l’applicabilità o meno all’Associazione sportiva non riconosciuta le agevolazioni ex L. 398/1991 e sulla eventuale conseguente responsabilità accessoria per le persone fisiche che hanno agito in suo nome e per suo conto, ha assimilato l’attività di predisposizione, redazione e approvazione del bilancio ad una attività di natura contrattuale.

Operata tale interpretazione, la Commissione Regionale, inquadrando la fattispecie ai sensi di cui all’art. 38 c.c. è arrivata a stabilire che non solo il Presidente, ma anche ogni altro membro del direttivo assume verso i terzi (nella fattispecie, l’Erario) un ruolo attivo: per tale motivo, in accoglimento dei motivi di ricorso dell’Agenzia delle Entrate, la CTR nel caso di specie ha riconosciuto una responsabilità solidale accessoria per tutti i membri del consiglio direttivo di una ASD in quanto è stato ritenuto provato che gli stessi avessero tenuto un ruolo attivo nella redazione del bilancio e, quindi, delle conseguenti implicazioni fiscali poi contestate all’ente.

Laddove una tale (discutibile) interpretazione si consolidasse, ciascun membro, anche sprovvisto di deleghe, dei Direttivi delle ASD non riconosciute dovrà porre particolare attenzione all’intero iter di formazione del bilancio ed, in particolare, alle appostazioni aventi rilevanza in tema fiscale.

Avv. Gioacchino Massimiliano Tavella

Dott. Mario Frustagli